Una volta terminata la scrittura del proprio manoscritto, se siamo intenzionati a inviarlo a una casa editrice ci sono prima alcuni passi da compiere per aumentare le probabilità di essere pubblicati.
La prima è senz’altro chiedere un editing del libro, operazione molto importante per poter essere presi in considerazione dagli editori, la seconda è andare sul sito della casa editrice e controllare quali sono le modalità per proporsi.
Quasi certamente verrà richiesto di accompagnare il manoscritto (o qualche pagina, non sempre deve essere inviato tutto il testo) con una sinossi ed è fondamentale che quest’ultima sia impeccabile.
A volte si confonde la sinossi con la descrizione della trama che scriviamo per promuovere il libro e invogliare i possibili lettori all’acquisto, ma si tratta di due riassunti ben diversi.
Li vedremo entrambi, ma partiamo dal capire cos’è la sinossi di un libro e come si fa a scriverla in modo da interessare le case editrici.
Cos’è la sinossi di un libro
La parola sinossi viene dal greco e il suo significato è “sguardo d’insieme”. Già questo dovrebbe aiutare a capire che cos’è ma, soprattutto, a che cosa serve una sinossi.
Si tratta del riassunto della storia utilizzato dagli addetti ai lavori delle case editrici o delle agenzie editoriali (talvolta anche dei concorsi letterari) per capire quasi “a colpo d’occhio” se il libro che viene proposto è d’interesse per un’eventuale pubblicazione.
È quindi un biglietto da visita importante e, anche se una sinossi ben realizzata non implica la pubblicazione, una sinossi scritta male rende molto più difficile essere presi in considerazione da una casa editrice.
“Anche se il libro è bello e ben scritto?” verrebbe da chiedere. Purtroppo sì. Le case editrici e le agenzie letterarie ricevono decine di manoscritti ogni mese e devono utilizzare dei criteri di selezione. La bontà della sinossi è uno di quelli.
Ovviamente questa non è una regola, non vale sempre, in tutti i casi. Però è meglio non rischiare.
Ho parlato di “bontà” della sinossi e di sinossi “impeccabile”, ma questo non riguarda solo la forma perché si deve prestare molta attenzione anche al contenuto. La sinossi deve soddisfare un’esigenza pratica del personale tecnico della casa editrice, ossia capire cosa succede nella storia e se il libro è di loro interesse.
Da quanto emerso finora sembra piuttosto importante accompagnare il libro con una sinossi ben fatta. Se pensi di non riuscire a scriverla da solo, clicca il bottone sotto e contattami per avere un aiuto professionale. Se invece vuoi fare almeno un tentativo, continua a leggere per scoprire come si fa.
Come scrivere una sinossi
Abbiamo detto che la sinossi è il riassunto della storia, specifichiamo ora quali passi devono essere fatti per scriverlo.
- Prima di iniziare a scrivere individua i punti chiave della trama, i personaggi principali e il tema del libro.
- Racconta in modo sintetico tutto quello che accade nella storia, in ordine cronologico, partendo dal momento più lontano nel tempo e andando avanti, evitando i flashback. Anche se li hai usati in modo efficace all’interno della trama, tuttavia la sinossi non deve mostrare la tua abilità nel creare intrecci avvincenti ma mettere in luce che il libro ha una storia ben strutturata e in linea con le pubblicazioni della casa editrice.
- Metti in risalto il conflitto presente all’interno della storia, quello che scatena gli eventi e quelli minori.
- Inserisci anche il finale, senza timore di rovinare la lettura del libro. Chi legge la sinossi vuole sapere tutto, anche come va a finire la storia.
- Colloca nel tempo la narrazione e fai capire qual è l’ambientazione e il genere a cui appartiene il libro.
- Scrivi in terza persona, al presente indicativo e usa una prosa asciutta, senza fronzoli, prediligendo la chiarezza. Evidenzia se il libro ha uno stile particolare, ma solo se ce l’ha davvero e senza autocelebrarti.
Errori comuni nella scrittura della sinossi
Quando si scrive una sinossi non si deve convincere il personale della casa editrice che il nostro libro è davvero fantastico, si deve mostrarlo.
Alcuni errori comuni, infatti, sono:
- dire che il libro è avvincente, ben scritto o che è una novità assoluta, che colma un vuoto nel panorama editoriale, lasciando intendere che la casa editrice dovrebbe essere quasi onorata di pubblicarci;
- paragonare il nostro libro a qualche famoso best seller e noi stessi a scrittori o scrittrici acclamati;
- inserire tutte le minuzie, le trame secondarie e i personaggi meno rilevanti.
Presentiamo invece un riassunto esaustivo e ben scritto, focalizzato sulla linea di trama principale e sui protagonisti, che fornisca informazioni chiare e sintetiche.
Come evitare gli errori
Per evitare gli errori più comuni ricordiamoci di:
- non usare aggettivi che enfatizzano eccessivamente quello che stiamo raccontando, ma anche metafore o paragoni;
- non parlare di noi stessi: non raccontiamo perché abbiamo scritto il libro e quali sono le nostre abilità. Il focus è sulla storia, non su di noi;
- a meno che non siano particolarmente rilevanti per comprendere l’intera storia, non inserire le sottotrame e i personaggi secondari perché appesantiscono il riassunto e lo rendono meno fruibile;
- assicurarsi che non ci siano refusi, per cui leggiamo tante e tante volte la sinossi: il risultato dovrebbe essere, come già scritto, impeccabile.
Come scrivere una sinossi che catturi l’attenzione
Il fatto che una sinossi debba essere chiara e concisa, priva di autoreferenzialità e scritta senza ricorrere a una sintassi verbosa, non significa che non debba avere personalità. Anzi.
La sinossi può avere un suo stile e non essere piatta, pur mantenendo le caratteristiche che abbiamo detto.
La sinossi dovrebbe avere un proprio tono di voce, che riflette quello che l’autore o autrice ha usato nel libro. Nel caso in cui lo stile sia ironico, ad esempio, anche la sinossi conterrà dagli elementi che facciano intuire questa ironia di fondo, quindi il tono di voce sarà più leggero senza però esagerare, rimanendo sempre aderenti allo scopo per cui si scrive, che non è mettersi in mostra e basta ma svolgere un servizio.
Per l’autore o l’autrice scrivere la sinossi è anche un’occasione per pensare al proprio romanzo nella sua interezza, per verificare che abbia la “consistenza” giusta, che trasmetta un messaggio, che segua un certo tema senza deviare. Tale tema, inoltre, deve emergere dalla sinossi perché la sua assenza salterebbe subito agli occhi.
Lunghezza ideale di una sinossi
Abbiamo detto più volte che la sinossi è un riassunto, che deve essere sintetica e concisa.
Ma quanto deve essere lunga?
La risposta è, come accade spesso: dipende.
In genere si dice che non dovrebbe superare i 2.000 caratteri, spazi inclusi. Qualcuno sostiene che non dovrebbe essere più di una cartella editoriale (la cui lunghezza è 1.800 caratteri, sempre spazi inclusi), altri che si può arrivare fino a 1,5-2 cartelle.
La cosa migliore da fare è sempre andare sul sito della casa editrice, cercare le indicazioni per l’invio del proprio manoscritto e verificare la lunghezza che deve avere, per loro, la sinossi.
Se non ci sono indicazioni precise è ragionevole inviare una sinossi che non superi i 2.000 caratteri.
Scrivere una sinossi per promuovere il libro
Si usa il termine sinossi anche per indicare la descrizione del libro che si utilizza per vendere sugli store on line come Amazon o Ibs.
In questo caso lo stile deve essere più accattivante di quello usato nelle sinossi da inviare agli editori, perché deve incuriosire i possibili lettori e invogliarli ad acquistare il libro. Per questo motivo il finale non deve essere svelato, non si devono inserire tutti gli elementi della trama e non serve rispettare l’ordine cronologico.
Va comunque scritta prestando molta attenzione a tutte le parole, perché lo scopo è valorizzare il libro che si vuole vendere, puntando anche in questo caso a far emergere gli elementi di forza dell’opera.
Se il libro è pubblicato da una casa editrice, l’autore non deve occuparsi di redigere questa descrizione perché non è compito suo promuovere le vendite all’interno del circuito editoriale.
Nel caso in cui, invece, autore o autrice sia intenzionato ad autopubblicare un libro è necessario che si occupi anche di questo aspetto, o che si affidi a qualcuno che lo faccia per lui o lei.
Ricordiamo infine che questo tipo di sinossi è diversa anche dalla quarta di copertina, ossia la breve descrizione che si trova nella parte posteriore del libro o sulla sovraccoperta.
E se non riesco a scrivere la sinossi?
Può capitare di non riuscire a scrivere la sinossi del proprio libro, e i motivi possono essere molteplici.
Vediamone alcuni:
- il libro non ha una trama solida o è eccessivamente complesso e ricco di sottotrame che rendono difficile la sintesi;
- si è troppo coinvolti emotivamente e, dopo aver tanto scritto e riscritto, non si riesce a mantenere la giusta distanza per poter fare un riassunto chiaro;
- non si ha molta capacità di sintesi e tutti ci sembra troppo importante per poter essere omesso;
- si ha il timore che la sinossi non sia adeguata e che per questo motivo non saremo presi in considerazione dalle case editrici.
Come fare per risolvere il problema?
Sicuramente conviene provare più volte e non scoraggiarsi se non si riesce subito a produrre una buona sinossi. È un esercizio difficile, richiede molti tentativi.
In alternativa si può chiedere un aiuto esterno, qualcuno che legga il libro, sia in grado di coglierne gli elementi essenziali e sappia scrivere una sinossi con le caratteristiche richieste dalle case editrici.
Se vuoi, posso aiutarti.
Contattami cliccando il bottone qui sotto.